
IMARINOTIDISICILIA©
I MARINOTI DI SICILIA
A Ragusa Ibla e a Ragusa il 9-10-11-12 ottobre si è tenuto il "Festival degli artisti di strada", durante il quale ogni angolo, vicolo o strada è interessata da spettacoli di strada di ogni genere.
Musiche, balli, acrobazie e numeri circensi di ogni genere hanno animato la città, immergendo i visitatori in un mondo pieno di curiosità ed allegria, senza mai annoiarsi, data la ricchezza del programma.
E' cominciato il 9 ottobre a Ragusa Ibla, dove tutto ebbe inizio 30 anni fa e, data la vastità del programma, nel tempo l'evento si è allargato anche nella città Ragusa, dove si tiene la maggior parte delle esibizioni.
Anche stavolta il nostro inviato per caso, Salvatore Gentile (scooterista appassionato di curiosità e cultura siciliana), ci ha omaggiato di foto rappresentative dell'evento, a dimostrazione di una tradizione sempre più radicata per la gioia del pubblico, rappresentato da tutte le età.
Come ogni anno a cavallo di Ferragosto, a Montalbano Elicona si rivivrà l'atmosfera di un tempo, quando Federico III ricostruì il paese rendendolo come ora si presenta il centro storico.Sembrerà di tornare indietro nel tempo, in epoca medioevale con canti, balli, musiche e giochi del tempo, come ci hanno dichiarato con il comunicato stampa, d cui si potrà leggere a seguire.

A Montalbano Elicona il 16 e il 17 agosto la 44ª edizione delle Feste Aragonesi dalle ore 16:00 e fino a tarda notte.
Domenica il corteo storico di Federico III “in terram et castrum Montis Albani” Montalbano Elicona.
Fervono i preparativi a Montalbano Elicona in vista della quarantaquattresima edizione delle Feste Aragonesi. Sabato 16 e domenica 17 agosto nel borgo nebroideo, tra i più belli d’Italia, sarà possibile fare un salto a ritroso nel tempo, e trascorrere due giorni diversi dal consueto, all’insegna della storia.
L’evento è organizzato dal Comune di Montalbano Elicona in sinergia con l’Associazione Rievocazioni Storico-Religiose e la collaborazione Mons Albus, A.M.A.L.A.C. Associazione medievale arcieri, lanciatori di asce e coltelli, Pro Loco Montalbano APS. Il coordinamento artistico è affidato anche quest’anno a Maria Rita Simone.
Si parte sabato pomeriggio alle ore 16:00 con il Palio dei quartieri, che avrà luogo in Piazza Maria SS. della Divina Provvidenza, dove le squadre partecipanti saranno protagoniste di un’appassionante sfida di giochi medievali, a cura di Mons Albus. Dalle ore 21:00 la festa proseguirà tra le vie del centro storico, con l’apertura del mercato dei mestieri medievali e della taberna.
Particolarmente ricco il programma di intrattenimento: laboratorio didattico con rapaci diurni e notturni e dimostrazioni di volo libero, albero della cuccagna, accampamento medievale e combattimenti, laboratorio e dimostrazioni di tiro con l’arco, animazione giullaresca, trampolieri, spettacoli di fuoco e fachirismo, animazione per i bimbi, musica e danze.
La Cappella del castello di Federico III d’Aragona sarà il set, invece, per un “Viaggio nella costruzione di antichi strumenti musicali medievali” con attività di liuteria dal vero, a cura di Roberto Fabio Coniglio.
L’ingresso al borgo sarà possibile previo pagamento di un ticket di 2 euro. Incalzanti e susseguenti gli spettacoli.
A Piazza Duomo si parte alle 21:15 con lo spettacolo giullaresco “Taverna Medievalis”, portato in scena da Regia Medievalis. Si proseguirà con “Orientis Tempus”, esibizione di fachirismo, equilibrismo e fuoco , a cura della Compagnia Arteare.
A seguire “Elements”, spettacolo di teatro, fuoco ed effetti pirotecnici a cura della Compagnia La Barraca.
Nell’Anfiteatro del Castello Federico III d’Aragona, infine, a partire dalle ore 22:45 sarà la volta dei Musicamaga con il loro concerto di musica medievale.
“Ringrazio tutti i soggetti che, a vario titolo, contribuiscono ogni anno all’organizzazione dell’evento e ne determinano la buona riuscita”. Queste le parole del sindaco Antonino Todaro, che sottolinea come il corteo storico rappresenti uno dei fiori all’occhiello dell’offerta di turismo immersivo proposta da Montalbano Elicona, autentico borgo medievale che ogni anno torna ad animarsi come un tempo.
Le feste aragonesi proseguiranno anche nella serata di domenica 17 agosto con il Corteo storico medievale di Re Federico III d’Aragona “in terram et castrum Montis Albani” , che si snoderà dal Castello alla Piazza Maria S.S. della Divina Provvidenza. La piazza sarà, inoltre, teatro dello spettacolo cavalleresco “Tutto il fascino del Medioevo” a cura del gruppo Equites Maenarum e dell’esibizione degli Sbandieratori dell’Associazione culturale Rione Panzera.
A seguire i “7 Peccati”, spettacolo a cura della Compagnia La Barraca.
“Con orgoglio ci prepariamo a vivere la quarantaquattresima edizione delle Feste Aragonesi. Un evento – dichiara Fabio Truglio, assessore al turismo e vice sindaco – che attira in paese migliaia di turisti, desiderosi di rivivere le atmosfere medievali non da semplici spettatori, bensì da protagonisti. La loro presenza ci riempie di gioia e ripaga i mesi di lavoro che precedono l’evento. Una celebrazione assoluta per Federico III, che fece ricostruire ciò che Federico II aveva fatto distruggere”. L’ingresso al borgo sarà possibile a partire dalle ore 21:30.
Oltre al mercato dei mestieri e delle Taberne e alla mostra di antichi strumenti, i visitatori potranno seguire gli spettacoli in programma a Piazza Duomo e il concerto di sonorità medievali ed etno-folk della Compagnia La Giostra, che avrà luogo nella Cappella del castello.
“Anche quest'anno l'edizione delle Feste Aragonesi si presenta ricca di appuntamenti in linea con la tradizione della storica manifestazione. Novità di quest'anno per quanto riguarda la parte musicale - spiega la direttrice artistica Maria Rita Simone - il concerto dei Musicamaga (16 agosto) e della Compagnia La Giostra (17 agosto). Inoltre, per la prima volta a Montalbano, ci sarà la Compagnia Arteare, con lo spettacolo Orientis Tempus, un "viaggio" tra fachirismo, vetri, spade, chiodi, equilibrismo, mangiafuoco, sputafuoco e giochi con il fuoco. Le Feste Aragonesi - conclude - non sono solo la rievocazione di un avvenimento storico, ma l'occasione per i numerosi visitatori di prendere parte alla festa di una comunità, grazie al prezioso lavoro svolto, in tutti questi anni, dall'Associazione Rievocazioni Storico- Religiose e dal Comune di Montalbano Elicona, in collaborazione con l'Ass. Mons Albus, A.M.A.L.A.C. e la Pro Loco Montalbano Elicona APS” Gruppi presenti Mercato dei Crociati – Associazione culturale enogastronomica Laberna, Compagnia d’armi MilitesTrinacriae, Regia Medievalis, Falconeria dei Nebrodi, Compagnia La Barraca, Compagnia Arteare, Compagnia La Giostra, Musicamaga, Associazione Sicularagonensia, Associazione Alma Ritmo a.p.s., Associazione Teatrale Borgo Antico, Associazione culturale Rione Panzera, Associazione Equites Maenarum, I Musici (cornamusa e tamburo), Liutaio - Roberto Fabio Coniglio, Gruppo Cavalieri di Montalbano, Associazione Antiche Torri di Santa Lucia del Mela.
Per informazioni rivolgersi all' ???????????????????????????? ????????????????????????????????????: 0941 678019
Immagini prese dal web.
Venerdì prenderà il via la kermesse, ricca di ospiti internazionali ed italiani, fra i quali spiccanoMichael Douglas, Martin Scorsese, Catherine Deneuve, Monica Bellucci e Luca Zingaretti.
Non mancheranno, tra l'altro altri ospiti importanti del cinema e della musica nel panorama internazionale come: Dennis Quaid, Geoffrey Rush, Helen Hunt, Olivia Wilde, Billy Zane, Alison Brie, Henry Cavill, Rupert Everett, James Franco, Jesse Williams, Tom Quinn, Édgar Ramírez, Ray Mendoza, Axel Monsú, Izabel Pakzad, Lola Ponce, Will Poulter, Norman Reedus, Charles Roven, Ivan Salatić, Taylor John Smith, Nicole Avant, Finn Bennett, Nadia Fall, Betsy Franco, Dave Franco, Alex Garland, Jen Gatien, Peter Gold, Evan Jonigkeit, Iris Knobloch e Len Wiserman ed italiano del calibro di: Luisa Ranieri, Enrico Brignano, Claudia Gerini, Monica Guerritore, Serena Rossi, Donatella Finocchiaro, Nino Frassica, Rossella Brescia, Carmen Consoli, Giorgio Panariello, Vittoria Puccini, Sergio Rubini, Alessandro Siani, Toni Sperandeo, Noemi, Clara, Salvatore Esposito, Francesco Centorame, Giovanni Esposito, Sarah Felberbaum, Ferzan Özpetek, Neri Marcorè, Giampaolo Morelli, Max Tortora, Roberto Lipari, Antonio Padovan, Pier Paolo Paganelli, Selene Caramazza, Lucrezia Guidone, Federica Biondi, Baby K, Ester Pantano, Giulia Perulli, Pierpaolo Spollon, Denise Tantucci, Alessio Vassallo, Nina Zilli, Giovanni Virgilio, Paola Buratto, Daniele Ciprì e Mariana Lancellotti.
Vista la ricchezza del festival di quest'anno, l'evento si snoderà in queste quattro location:
Teatro Antico (Via Teatro Antico, 1)
Palazzo dei Congressi (Piazza Vittorio Emanuele II, 7)
Casa del Cinema (Corso Umberto, 61)
Palazzo Ciampoli (Salita Ciampoli)
Giovanni Casablanca

Volge al termine il periodo di carnevale e la Sicilia è stata protagonista sia in termini di presenze, che di bellezza. Fonti prese dal web affermano che il carnevale di Acireale ha conteso il primato di bellezza con quello di Viareggio e quello di Sciacca si è piazzato anch'esso fra i primi 10.
Da notare anche il record di presenze nelle località siciliane, dove gli organizzatori si sono detti molto soddisfatti della notevole presenza di pubblico, in cui domenica 2 marzo Acireale ha registrato circa 28000 presenze e Sciacca in tutto i periodo carnevalesco ha avuto 135000 presenze; dati importanti che fanno ben sperare per il futuro di questi eventi, anche grazie alle nuove idee portate avanti dalle associazioni organizzanti, senza stravolgere la loro tradizione.
Addirittura ad Acireale, l'organizzazione ha messo in campo laboratori, in cui i ragazzi ed i bambini sono stati coinvolti nella realizzazione di personaggi di cartapesta, coinvolgendo un maggior numero di persone nell'evento di carnevale.
Giovanni Casablanca
P.S. Le foto ci sono state fornite per Acireale dall'amico Santino Scarcella e per Sciacca dal web.

La nostra inviata per caso Ketty Giardina ci allieta con le immagini del presepe curato dall'Associazione culturale "Madrigale", della quale ne è presidente.Un presepe fatto di personaggi costruiti a forma d'uomo, tale da renderlo reale e poetico, anche grazie al luogo dove è stato realizzato, in pieno centro storico di Buccheri, con ingresso da Via Gitana, nei pressi di Piazza Roma. Per capirne le caratteristiche non resta che vederlo sul seguente link:
https://www.facebook.com/watch/?v=1539360893614393&rdid=L8bOWb3gFAHAYD0k
Giovanni Casablanca
Per chi avesse la possibilità di vederlo dal vivo l'ingresso è gratuito.

Il 13 dicembre si celebra il culto della Santa martire a Siracusa ma la sua devozione è molto sentita anche a Savoca. È una festa antichissima che risale al Seicento e secondo alcune fonti storiche sembra sia stata introdotta dagli Spagnoli, molto bella ed emozionante, richiama ogni anno tantissimi turisti e devoti.
La rappresentazione vivente propone, secondo la tradizione, una ragazzina di origini savocesi impersonare la martire siracusana, quest’anno Santa Lucia è stata la giovanissima Sofia Nicita.
Durante il percorso viene portata sulle spalle da un uomo e per tutto il tragitto resta immobile guardando fissa la palma che tiene tra le mani e non cede alle tentazioni del diavulazzu che corre e saltella agitando la sua furcedda o forcone.
Il diavolo è un uomo vestito di rosso che porta sul viso una maschera lignea antichissima.
La ragazzina/Lucia è legata ai buoi tramite una fune che i soldati romani tirano ma alla fine la Santa si libera e i buoi fuggono per le vie del borgo.
La rappresentazione mette in scena il martirio di Santa Lucia che rifiutandosi di sposare il suo pretendente, perché aveva fatto voto di castità a Gesù, viene portata in un luogo di prostituzione ma durante il tragitto il suo corpo diventa pesantissimo e i soldati ricorrono all’uso di possenti tori per trascinarla ma ogni tentativo risulta vano. Il tiranno, quindi, per vendicarsi le fa cavare gli occhi che poi le compariranno miracolosamente ed è per questo motivo che S. Lucia viene considerata la Santa protettrice della vista. Al termine della rappresentazione, in serata è iniziata la processione con il simulacro argenteo della martire accompagnata dalla banda musicale, che è partita dalla Chiesa di S. Nicolò e si è snodata per le vie dell’antico borgo.
Per l’occasione e come ogni anno sono state presenti le ragazze che negli anni precedenti hanno dato vita a Santa Lucia.
II edizione il 7-8 agosto 2024

E' stata un'edizione ricca di eventi e di opere artistiche di ogni genere, distribuite in un contesto suggestivo, come la parte antica del paese, dove si respira ancora un'aria di stampo medioevale. Canti, balli, opere pittoriche e scultoree di svariati artisti regionali hanno fatto da cornice ad eventi di divulgazione culturale, nei quali erano presenti:
Il 7 agosto Ausilia e Salvatore Principato, Mariapia Crisafulli, Santi Albano, Concettina Costa, in cui ha chiuso la serata Cateno De Clò con un monologo su Peppino Impastato;
L'8 agosto Milena Privitera, Antonella Pavasili, Eva Albert, Claudio Alito e Licinio Fazio.
Si ringrazia Francesco Nicita per le notizie e foto mandate, al fine di divulgare un evento sempre più vivo ed interessante dal punto di vista culturale.
Momenti di scambi culturali con alcuni ospiti.
Nella cittadina siciliana di Santa Teresa di Riva (ME) il culto verso la Madonna di Porto Salvo risale alla seconda metà del XVIII secolo, a seguito del cosiddetto "Miracolo del mare".
Si narra che nel 1763, un bastimento mercantile, in navigazione dinnanzi allo specchio di mare antistante al quartiere Barracca di Santa Teresa di Riva, incappava in una tempesta di scirocco e levante. Il capitano della nave, temendo per la propria vita e per quella dei suoi marinai, affidò la sua preghiera alla Santa Maria Vergine di Porto Salvo affinché non fossero travolti e spazzati via dal tifone. La preghiera venne ascoltata, e inspiegabilmente, la nave si trovò fuori dal pericolo.
Al fine di ringraziare la Madonna per la grazia ricevuta, due anni dopo, nel 1765, il capitano del mercantile, sul litorale antistante allo specchio d'acqua in cui il miracolo si era verificato, fece innalzare una piccola cappella dedicandola a Santa Maria di Porto Salvo.

Di Giovanni Casablanca

In occasione dei festeggiamenti della Madonna delle Milizie si è tenuto un ritorno al passato, con la scenografia del castello dove vi è stata la
rappresentazione della coorte di Ruggero d'Altavilla. La tradizione racconta che la Madonna sia intervenuta per salvare l'esercito Normanno di Ruggero D'Altavilla dall'invasione dei Turchi, durante la quale si tiene una sanguinosa battaglia, che si conclude con la vittoria dei Cristiani che vengono salvati dalla Madonna a cavallo che impugna una spada e scaccia i Turchi.
Nel rispetto della tradizione gli abitanti di Scicli mettono in scena la rappresentazione, con la partecipazione di numerose associazioni (tamburi, sbandieratori, giocolieri, accampamenti medioevali, falconieri...). fra le quali l'Ass. Madrigale APS e i Tamburi di Buccheri, che ci hanno onorato di informarci dell'evento e che, nella giornata del 25 maggio, i meravigliosi palazzi storici di Scicli hanno ospitato i loro figuranti.In serata il Corteo Storico Madrigale con i Tamburi hanno sfilato lungo le vie della cittadina iblea, precedendo lo svolgersi della rappresentazione, nella quale non poteva mancare il Parco giochi Medievale, giochi costruiti a mano rigorosamente in legno compresa l'imponente giostra Medievale unica in Sicilia.

Quest'anno l'infiorata è dedicata al centenario di Giacomo Puccini.
I visitatori potranno ammirare creazioni floreali uniche e spettacolari, ispirate alle opere musicali di Giacomo Puccini, in cui i colori e le forme dei fiori si fonderanno per ricreare le emozioni e le atmosfere delle celebri composizioni del Maestro, permettendo ai partecipanti di immergersi completamente nell'universo musicale di Puccini, in un'atmosfera suggestiva arricchita dalle architetture barocche del luogo.
I ragazzi dell'Istituto d'Arte di Noto avranno l'onore di realizzare il primo bozzetto, dando così il via a questo progetto ambizioso e affascinante.
Gli infioratori che lavorano con cura e passione per creare questa meraviglia dimostrano un profondo rispetto per l'ambiente e per le tradizioni locali, facendo sì che le opere tradizionalmente create per l'occasione, siano uniche nel loro genere.
Giovanni Casablanca
Festa dei SS. Alfio, Cirino e Filadelfio.
Di Giovanni Casablanca

In alcuni paesi della provincia di Catania, precisamente a Sant’Alfio, Trecastagni, Adrano e Lentini esiste una venerazione per i fratelli Santi Alfio, Cirino e Filadelfio.
Anche se il loro giorno è il 10 maggio, a seconda dei posti, vengono festeggiati fra l’ultima domenica di aprile e la seconda di maggio.
A Sant’Alfio vengono celebrati la prima domenica di maggio e si ricorda il “miracolo della trave”, quando al loro passaggio in paese nel 253, durante la deportazione a Lentini, una trave, che erano costretti a portare, venne scagliata via da un vento improvviso.
Sembra che gli abitanti del posto illuminarono percorso in paese con torce di legno resinoso, rito che si ripete ogni anno il giovedì precedente la festa, durante il quale è tradizione accendere davanti alle abitazioni dei falò di legna resinosa (‘a dera), proveniente dai pini dell’Etna.
Detta festa è organizzata delle famiglie di Sant’Alfio, con inizio l’ultima domenica di aprile, quando il passaggio della banda musicale, il suono delle campane a festa e cento colpi di cannone la annunciano.
Si conclude con l’apertura della cappella dove sono custoditi, la processione della vara ed i fuochi d’artificio.
A Trecastagni, la festa dei Santi martiri di Trecastagni viene annunciata il primo maggio da ventuno colpi di cannone, sparata dal Forte Mulino a vento.
La particolarità delle celebrazioni a Trecastagni è il susseguirsi di eventi, come la Sagra delle musiche e la cantata in onore dei 3 martiri, la gara musicale delle 3 sezioni, la Fiera di Piano Sciarelle, che si apre alla vigilia della festa.
Durante la giornata delle Reliquie dei santi martiri, vengono portate in processione per le vie del centro.
Il 10 maggio a mezzogiorno i tre santi vengono accolti sul sagrato del santuario dai fedeli che li accompagnano per le vie del paese.
Lentini è il luogo dove i tre santi furono martirizzati il 10 maggio del 253 e la festa viene annunciata il primo maggio dal suono delle campane e dallo sparo dei mortaretti. Inizia il 9 maggio con la processione del busto reliquiario d’argento, contenente il cuore di Sant’Alfio, custodito nella chiesa madre di Lentini.
In paese c’è la chiesa rupestre, dove la tradizione vuole che in questo luogo i tre fratelli erano carcerati, prima del martirio. Al suo interno si trovano i simulacri dei tre santi e di Santa Tecla, convertita dopo la guarigione ad opera loro.
Ai 3 santi martiri è dedicata una chiesa contenente il pozzo di acqua sorgiva, dove la tradizione vuole che a Sant’Alfio fu mozzata la lingua, che rimbalzò 3 volte in quei posti dove si formarono 3 pozzi. In occasione della festa, nella chiesa di Santa Maria della Fontana o dei tre santi viene aperto il pozzo centrale, da dove esce l’acqua santa, fino a straripare.
Le celebrazioni del 9 maggio culminano con il giro santo in chiesa madre da parte dei nuri, devoti a piedi scalzi e seminudi, con una fascia intorno al corpo e un mazzo di fiori in mano.
Il 10 si tiene la processione solenne per le vie della città, per concludersi in serata con uno spettacolo pirotecnico.
L’11 si tiene la messa pontificale e la processione del fercolo di Sant’Alfio a chiusura della festa di Sant’Alfio Cirino e Filadelfio.

Primo maggio a Buccheri.
Di Giovanni Casablanca

Gli amici dell'Associazione Madrigale (che ringraziamo), hanno raccolto il nostro invito, manifestando l’interesse a rendere visibili le tradizioni locali a Buccheri, in provincia di Siracusa, dove nasce nel 2009 come corteo storico Medievale.
La suddetta associazione organizza anche manifestazioni di altro genere, come i tradizionali giochi del Primo Maggio, una giornata di puro e sano divertimento per grandi e piccoli.
Tra i giochi storici per i più piccoli si svolge il gioco della bacinella e ruba bottiglia; per i più grandi ci sono invece il gioco della carriola (un percorso ad ostacoli da percorrere con una carriola piena d'acqua, nel quale vince chi riesce ad arrivare al traguardo con la maggiore quantità d'acqua), i Bummuli (in italiano pentolaccia), il gioco della mela e il mitico tiro alla fune.
Dallo scorso anno in mattinata viene organizzato un torneo di calcio balilla umano sia per i piccoli che per gli adulti.
Importanti premi sono offerti da tutte le attività presenti nel territorio (buoni spesa, prodotti tipici e oggettistica di vario genere).
La manifestazione è patrocinata dal Comune di Buccheri.
Da qualche anno anche le Associazioni più attive G.E.A., che si dedica ai più piccini e i Tamburi di Buccheri collaborano con noi per rendere la giornata ancora più movimentata e ricca di attività.
Un primo maggio all’insegna del divertimento per i Buccheresi e per i visitatori dei paesi limitrofi che vengono appositamente per partecipare ai giochi, in una giornata di fraternità.
La sfilata delle "Addolorate"
a Taormina il venerdì Santo.
di
FARITA64

Anche la processione del venerdì santo Taorminese merita di essere vista per la sua particolarità.
Al tramonto tutto il corso Umberto , la via principale di Taormina, piomba nel silenzio e si oscura completamente per essere illuminato da circa seicento torce portate dalle donne taorminesi, tutte vestite di nero, le “consorelle” che fanno parte della storica congregazione locale del Varò di Maria. Rappresentano le "Addolorate" a lutto, che seguono il Cristo lungo tutto il percorso della processione.
Forse questa tradizione avrà origini spagnole, perchè anche a Granada, in Spagna, il venerdi Santo le donne si vestono di nero e seguono Gesù morto nella bara,
Per La “Processione dei Misteri del Venerdì Santo” anche molte bambine, vestite di bianco accompagnano il mesto corteo.
Suggestivo è il solenne incontro con la Madonna, dopo una prima sosta in Piazza Duomo, la processione prosegue lungo il corso Umberto fermandosi poi a Piazza Santa Caterina: qui breve sosta e momento di preghiera.
Successivamente rientro di Gesù alla Colonna (Chiesa Sant’Antonio) e le statue Ecce Homo, Crocifisso, Gesù morto e la Madonna rientreranno nelle rispettive Chiese.
Di Giovanni Casablanca

Come di tradizione la settimana santa è ricca di eventi in ogni dove, specialmente nei paesi di origine medioevale, dove le antiche usanze resistono ancora ai segni del tempo.
Una tradizione che merita di essere citata si svolge a Casalvecchio Siculo, in provincia di Messina, dove fra l’altro si svolge un’usanza antica, chiamata "'A Cerca", che si svolge nella notte tra il giovedì ed il venerdì Santo.
Il rito consiste nella ricerca di Gesù Cristo da parte del popolo per liberarsi dai peccati ed invocare il perdono divino.
I fedeli ed i soci delle due confraternite casalvetine, quella dell'Annunziata e quella di San Teodoro, si riuniscono alle due della notte, davanti alla Chiesa di San Teodoro, ed intonano, davanti al portale della chiesa il primo canto introduttivo e, così, si avvia il corteo con canti in latino ed in siciliano.
Come ogni rito che si rispetti viene seguita secondo un criterio: davanti a tutti il confrate con una croce tenuta in evidenza, seguito dagli altri fratelli delle due confraternite che indossano i caratteristici sai con cappuccio e si fanno luce con apposite lanterne a torce.
Dietro di loro gli uomini che sono seguiti dal gruppo delle donne e, quindi, il popolo, non direttamente coinvolto ed i visitatori, provenienti anche dai paesi limitrofi.
Il venerdì santo si svolge la processione delle varette, che sono sette gruppi statuari: Gesù all'ortu; Gesù Maria; Ecce Homo; U Crucifissu; U Signuri 'nta cascia; A' pietà; A'ddulurata, i quali sono del settecento e dell’ottocento; il corteo percorre le vie principali del paese, accompagnato dalla banda musicale di Casalvecchio Siculo, raggiungendo la chiesa di Sant'Onofrio Eremita.

Il termine Casazza, deriva dal genovese "case grandi o casacce" che erano luoghi dove vivevano, originariamente, i membri di alcune confraternite. Con questo termine si intendono sacre rappresentazioni del mondo biblico.
In Italia sono famose le casazze di Genova in Liguria e di Nicosia in Sicilia (per la precisione in provincia di Enna); quest'ultima si è diffusa nel Cinquecento grazie alle strette relazioni commerciali tra Genova e Palermo.
La Casazza di Nicosia è una processione figurata itinerante , con personaggi in costume che evocano gli episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento. La rappresentazione era tratta da un copione scritto in rima nel 1810 per 4600 personaggi e comprendeva 36 scene che per rappresentarle tutte quante la recitazione si prolungava per tutto il giorno.
Ultimamente quando da quando è stata ripresa, vengono rappresentate solo alcune delle 36 scene; la rappresentazione inizia del peccato originale nel Paradiso terrestre di Adamo ed Eva e prosegue con la scena della Natività per concludersi con la passione e morte di Gesù.
"L'Artara" di San Giuseppe a Leonforte.
Di
FARITA64

L'Artara di San Giuseppe di Leonforte hanno origine antichissime, intorno, al 1600, quando i padri Cappuccini fondarono la chiesa dedicata al Patriarca San Giuseppe introducendo il tradizione del culto de ”l'Artaru”.
L’Altare di San Giuseppe nasce dal desiderio di consolare e aiutare gli afflitti e i bisognosi.
Durante la veglia della vigilia si condivide il pane e già dal pomeriggio del giorno 18 marzo si possono visitare le tavolate ricche di vini, cardi, sfingi, finocchi, 'pupidduzzi' (il noto pane benedetto).
Tutta la notte fino all’alba, i visitatori si riversano nelle antiche strade per guardare" l’Artara".
Giorno 19 si conclude il rito con il banchetto dei Santi che rievoca l’ultima cena. All’imbrunire si dà il via alla processione del simulacro di San Giuseppe, accompagnato dalla banda musicale e dai tanti devoti.
Per le vie del paese viene anche intonato il “Canto do lamentu”, che anticipa il periodo della quaresima e l’approssimarsi della Settimana Santa.
Tavolata di San Giuseppe a
Campobello di Licata.
Di FARITA64

Anche a Campobello di Licata per la festa di San Giuseppe si preparano le tavole votive; inoltre, nel giorno della festa, oltre, alla processione del Santo Patriarca per le vie del paese, viene rappresentata la Fuga in Egitto della Sacra famiglia.
La Tavola di San Giuseppe viene allestita con grande maestria e riempita di doni. Vengono preparati pure i “troni” della Sacra Famiglia e dell' Angelo, che verranno aperti al pubblico dopo la benedizione e ogni personaggio reciterà una parte nella sacra rappresentazione.
"Le Cene" di Santa Croce Camerina.
Di Farita64

Nella Sicilia orientale, alle pendici dei monti Iblei meridionali, a circa 26 chilometri da Ragusa, sorge Santa Croce Camerina, paesino diventato molto popolare grazie alla fortunata serie televisiva de 'Il Commissario Montalbano', tratta dai romanzi di Andrea Camilleri, dove ogni mattina il celebre commissario sorseggiava il suo caffè nella terrazza della sua casa sulla spiaggia, cullato solo dal rumore delle onde e del vento.
Ma Santa Croce Camerina è nota anche per la celebrazione della festa di San Giuseppe che risale al 1832, quando il Barone Guglielmo Vitale lasciò alla Chiesa Madre la rendita "di tre vignal" per solennizzare la festa e da quel momento è iniziata la tradizione di preparare grandi tavolate in suo onore , le cosiddette “Cene”.
Su una coperta colorata, si sistemano arance amare e limoni e grano fatto germogliare al buio.. Al centro si prepara un piccolo altare con il quadro della Sacra Famiglia e davanti ad esso si accende una grande lampada. Per l 'occasione si prepara: baccalà, polpette di riso, frittate agli asparagi, pasticci di spinaci e uva passa e poi vari tipi di biscotti e dolci come la cubaita (dolce tipico fatto con sesamo, miele e mandorle) e anche il torrone e altri dolci tipici del luogo. Non mancano, inoltre, le primizie degli ortaggi e fiori profumati come le fresie.
Il protagonista della tavolata è il Pane di San Giuseppe, chiamato anche “pani pulitu”, lavorato e decorato con diverse forme simboliche, da mani abili ed esperte. Questo pane è così importante che è entrato a far parte dei beni immateriali della Regione Sicilia con decreto n.8184 del 4 novembre 2005.
E poi non manca la tipica pasta di San Giuseppe, chiamata “aprincipissedda“. Si tratta di un piatto a base di pasta, solitamente i “mezze maniche”, condita con sugo di pomodoro, baccalà, finocchietto selvatico e peperoncino.Ci auguriamo che queste splendide " Cene " continuino ad essere preparate anche oggi.
"A Tavulata dei Virgineddi"
Di
FARITA64

La tavolata di S Giuseppe risale al ‘700 come offerta ai bisognosi e agli orfani del vicinato i vicineddi o virgineddi.
Il banchetto nasce come ringraziamento da parte dei devoti per qualche grazia ricevuta. Una leggenda racconta di una grave siccità che causò in Sicilia una grave carestia. Molti morirono di fame, e i siciliani invocarono San Giuseppe, pregandolo di liberare l’isola dalla carestia e così i siciliani per la grazia ricevuta prepararono la “Tavola di San Giuseppe”, un altare decorato con cibi prelibati.
,Da allora, ogni anno, in molti paesi siciliani si rinnova questa tradizione. Le Tavole sono allestite da famiglie devote che, per la preparazione delle pietanze, chiedono la collaborazione di parenti, amici e vicini di casa, perché è proibito comprare cibo pronto . Secondo la tradizione i lavori per la realizzazione iniziano diversi giorni prima e per il 18 Marzo tutto deve essere pronto, perché viene fatta la benedizione degli “altari”, così durante la sera numerose persone possono visitare le tavolate.
Numerosi sono i posti dell’isola in cui si onora il Santo dove la tradizione delle Cene di San Giuseppe è molto sentita. Il periodo della festa dura un’intera settimana, ma la celebrazione vera e propria si svolge il 19 marzo.
Le persone devote offrono la Cena a tre bambini bisognosi, che rappresentano la Sacra Famiglia, secondo la tradizione passata. Per l’occasione vengono preparate 101 pietanze diverse, con tutto ciò che la natura rende disponibile in quel momento, tranne la carne, perché si è in Quaresima. Tra queste ci sono frittate di carciofi, di asparagi, di finocchi, le polpette di finocchi, i cardi in pastella fritti, le uova, gli spaghetti con la mollica di pane non tostata, mescolata a olio, zucchero, cannella e un pizzico di prezzemolo tritato, i dolci e, naturalmente gli immancabili pani, realizzatiti in modo particolare, per questo chiamati “gioielli di pane”.
La cena è allestita o a casa di privati o in associazioni, con tessuti di lino, foglie di alloro e mirto, decorati con i tipici pani dalle svariate forme, in segno di abbondanza, e con arance, limoni e fiori.
Salemi e" i gioielli di pane"
Salemi è anche chiamata Città dei Pani proprio per la particolare attenzione e bravura con cui vengono preparati questi veri capolavori. Camminando per le stradine del borgo, si rimane colpiti dai piccoli altari allestiti di ringraziamento e decorati con cesti di frutta. I rami di alloro posti agli angoli delle case indicano gli altari da visitare.
I pani una volta benedetti, vengono distribuiti ai fedeli. Hanno tante forme diverse come la chiave o la forbice, la croce, la colomba, la palma, il pesce o l’agnello. Negli altari vi sono anche piattini in cui germoglia il frumento, altro elemento ricco di significati. L’altare include anche, un quadro con la Sacra Famiglia
Otto giorni, quindi, all’insegna dell’arte, della storia e della tradizione che mette in mostra le eccellenze del patrimonio culturale e materiale del territorio: Salemi celebra San Giuseppe, Patriarca e Protettore degli orfani e dei poveri, dal 15 al 24 marzo.
La festa dei pani di Salemi, è stata riconosciuta quale bene dell’umanità, dell’Unesco e recentemente inscritta nel Registro Eredità Immateriali (REI) istituito presso il Dipartimento Regionale Beni Culturali e dell’Identità siciliana, nel libro delle celebrazioni.
Il ritorno di Proserpina nella valle dei Templi
Agrigento- festa del mandorlo in fiore 2024
di
FARITA64

Proserpina era una splendida fanciulla, dea agreste, nata dall’unione di Giove e Cerere, la madre terra.
Un giorno, mentre raccoglieva fiori lungo le sponde di un lago, Plutone il dio degli Inferi la vide e se ne innamorò. La rapì e la portò nel suo regno per farne la sua sposa.
Cerere, non trovando la figlia, cominciò a cercarla per mare e per terra, ma non la trovò. Allora, disperata, decise che finché la figlia non fosse tornata, tutto si sarebbe seccato.
Giove, per scongiurare la fine del mondo, scoprì dove si trovava la fanciulla e stabilì che se non avesse mangiato nulla nel regno degli inferi, sarebbe potuta tornare dalla madre.
Cerere scese nell’Ade ma scoprì che la figlia aveva mangiato sette chicchi di melograno. Accecata dal dolore, minacciò di impedire la vita sulla terra. Fu così che Giove trovò una soluzione: per sei mesi Proserpina sarebbe tornata alla luce del sole e stare con la madre, per sei mesi sarebbe tornata nell’Ade come sposa di Plutone.
Nacquero così autunno e primavera, inverno ed estate.
E per il suo ritorno la città di Agrigento la festeggia con il mandorlo fiorito, simbolo di speranza e rinascita dopo il rigido inverno. La meravigliosa Valle dei Templi ritorna a vivere, perchè tutt' intorno è un’esplosione di petali bianchi e rosa, e si avvolge di un' atmosfera magica e unica per le musiche e le danze.
Ogni anno si ripete uno degli eventi più attesi e affascinanti della regione nato nel 1934 a Naro da un'idea del Conte Alfonso Gaetani, con lo scopo di esaltare la primavera agrigentina e promuovere la commercializzazione di alcuni prodotti tipici siciliani.
Il Festival del Mandorlo in Fiore. è diventato un imperdibile appuntamento che attira visitatori da ogni angolo del mondo. Venite in Sicilia, visitate la terra dei miti e degli Dei, dell"arte e della cultura, della bellezza e dei profumi dolci e speziati, dove l' antico si mischia al presente e fa rivivere le avventure di Ulisse e Polifemo, di Proserpina e di Archimede. Immergetevi nella multiculturalità della manifestazione, poiché parteciperanno vari gruppi folcloristici provenienti da varie parti del mondo, che danzeranno . sulle note delle loro melodie tradizionali.
Date del Mandorlo in Fiore 2024
Dal 9 al 17 marzo 2024,
Gruppi folkloristici stranieri partecipanti al Mandorlo : Albania, Camerun, Colombia, Corea, Ecuador, Georgia, Giappone, Grecia, India, Italia, Lettonia, Macedonia, Malta, Messico, Montenegro, Polonia, Romania, Russiyana (Compagnia di Danze Russe e di Carattere con sede a Milano) Serbia, Slovacchia, Spagna ed Ucraina.
Programma Mandorlo in Fiore 2024
Sabato 9 Marzo
Ore 21:00 – Teatro Pirandello: Concerto di Musica Etnica.
Domenica 10 Marzo
Ore 10:00 – Da Piazza Pirandello a Piazza Cavour: Sfilata Gruppi Folk Internazionali, Regionali e Bambini. Esibizione presso Piazza Cavour: Gruppi Folk “I Bambini del Mondo”.
Ore 16:00 – Esibizione presso Piazza Cavour: Gruppi Folk Regionali.
Ore 20:30 – Teatro Pirandello: 21° Festival Internazionale “I Bambini del Mondo”.
Lunedì 11 Marzo
Ore 09:30 – Palacongressi: Spettacolo per le scuole.
Ore 11:00 – Da Piazza Pirandello a Piazza Cavour: Sfilata Gruppi Folk Internazionali. Esibizione presso Piazza Cavour: Gruppi Folk Internazionali.
Ore 16:30 – Da Piazza Pirandello a Piazza Cavour: Sfilata Gruppi Folk Internazionali. Esibizione presso Piazza Cavour: Gruppi Folk Internazionali.
Martedì 12 Marzo
Ore 09:30 – Palacongressi: Spettacolo per le scuole.
Ore 11:00 – Da Piazza Pirandello a Piazza Cavour: Sfilata Gruppi Folk Internazionali. Esibizione presso Piazza Cavour: Gruppi Folk Internazionali.
Ore 15:00 – Museo Archeologico “Griffo”: Conferenza “Scenari di pace – Il ruolo dei popoli e della cultura”.
Ore 17:00 – Chiesa di San Nicola: Concentramento dei gruppi Folk internazionali e Bambini.
Ore 17:30 – Itinerario del Decumano: Cerimonia Tempio della Concordia. Accensione Tripode dell’Amicizia “La terra della Concordia”.
Mercoledì 13 Marzo
Ore 09:30 – Palacongressi: Spettacolo per le scuole.
Ore 11:00 – Da Piazza Pirandello a Piazza Cavour: Sfilata Gruppi Folk Internazionali. Esibizione presso Piazza Cavour: Gruppi Folk Internazionali.
Ore 16:30 – Da Piazza Pirandello a Piazza Cavour: Sfilata Gruppi Folk Internazionali. Esibizione presso Piazza Cavour: Gruppi Folk Internazionali.
Ore 20:30 – Teatro Pirandello: Europa Folk – Esibizione gruppi folk di Georgia, Polonia e Serbia.
Giovedì 14 Marzo
Ore 09:30 – Palacongressi: Spettacolo per le scuole.
Ore 11:00 – Da Piazza Pirandello a Piazza Cavour: Sfilata Gruppi Folk Internazionali. Esibizione presso Piazza Cavour: Gruppi Folk Internazionali.
Ore 16:30 – Da Piazza Pirandello a Piazza Cavour: Sfilata Gruppi Folk Internazionali. Esibizione presso Piazza Cavour: Gruppi Folk Internazionali.
Ore 20:30 – Museo Archeologico Pietro Griffo: Galà 21° Festival “I Bambini del Mondo” – Premio “Claudio Criscenzo”.
Ore 21:00 – Via Atenea: Street Folk Festival – Festa in città.
Venerdì 15 Marzo
Ore 10:00 – Prefettura: Cerimonia di ricevimento delle rappresentanze Folk internazionali. Scambio di doni.
Ore 11:00 – Da Piazza Pirandello a Piazza Cavour: Sfilata Gruppi Folk Internazionali. Esibizione presso Piazza Cavour: Gruppi Folk Internazionali.
Ore 21:00 – Piazza Pirandello: Saluto del Sindaco e Fiaccolata dell’Amicizia. Sfilata gruppi folk internazionali e bambini da Piazza Pirandello a Piazza Esseneto Palacongressi.
Sabato 16 Marzo
Ore 10:00 – Servizio Turistico Regionale: Cerimonia di ricevimento delle rappresentanze Folk internazionali. Scambio di doni.
Ore 10:30 – Via Sacra, Valle dei Templi: “Passeggiata della Pace e della Fraternità”.
Ore 11:00 – Da Piazza Pirandello a Piazza Cavour: Sfilata Gruppi Folk Internazionali. Esibizione presso Piazza Cavour: Gruppi Folk Internazionali.
Ore 16:00 – Palacongressi: 66° Festival Internazionale del Folklore.
Ore 18:00 – Piazza Cavour: Spettacolo di Opera dei Pupi.
Ore 21:00 – Palacongressi: 66° Festival Internazionale del Folklore.
Ore 21:30 – Via Atenea: Notte del Mandorlo – Notte Bianca.
Domenica 17 Marzo
Ore 09:00 – Da Piazza Pirandello, al Viale della Vittoria: Sfilata Gruppi folk internazionali, Bambini, Bande e Carretti Siciliani.
Ore 14:00 – Tempio della Concordia: Cerimonia finale e assegnazione Tempio d’Oro 2024. Esibizione gruppi folk e premiazioni.
Un momento di cultura sportiva inclusiva, dove chi ha giocato lo ha fatto ad occhi bendati.

Il 31 gennaio 2024, presso il campo di calcetto di Forza D'Agrò si è tenuta una serata di convivialità fra soggetti sportivi, che hanno condiviso un momento di inclusività, alla presenza del sindaco di Forza D'Agrò Bruno Miliadò.
La particolarità di questa partita è che il Real Contesse di Messina è una squadra composta da calciatori non vedenti ed i giocatori della selezione delle due squadre di calcio e calcetto della Polisportiva Sant'Alessio hanno giocato ad occhi bendati, partecipando alla parità di condizione.
Non è stato importante il risultato che, per ovvi motivi di familiarità di condizione, è andato a favore del Real Contesse (abituati a "sentire" la palla, che ha delle caratteristiche tali per farla sentire), ma per il momento di convivialità e condivisione che si è creato, arricchito da altre attività, come il tennis e tennis tavolo, svolte con la stessa peculiarità.
La festa dello sport si è conclusa con un momento di fratellanza culinaria.
Gli organizzatori Giovanni Rovito , Vittorio Chillemi, Maurizio Pantano (rispettivamente presidente, addetto stampa e associato della Polisportiva Sant'Alessio) e Antonella Rigano (presidente della Global Social Inclusive ) sono stati così entusiasti da voler riproporre altre serata di cultura inclusiva, come questa che si è tenuta in tale occasione.
L'idea è nata a seguito di una partecipazione alle cene al buio, organizzate spesso dalla Global Social Inclusive, per far capire la condizione della disabilità visiva alle persone abili, mentre si mangia con divertimento.
Giovanni Casablanca
L'assessore Saro Trischitta ci racconta il dicembre di Sant'Alessio Siculo, che si prepara per le festività natalizie.
Chi era Salvatore Todaro, la vera storia dietro il film.

“Comandante” di Edoardo De Angelis: la storia di un messinese, protagonista di un evento particolare nella II Guerra Mondiale
Salvatore Todaro era il comandante di un sommergibile della Regia Marina durante il secondo conflitto mondiale.
Nato a Messina, il militare fu protagonista di una vicenda legata al Kabalo, un piroscafo belga: disobbedendo agli ordini Todaro salvò i 26 soldati naufraghi della nave belga, mettendo a repentaglio la salvaguardia propria e del gruppo.
La vicenda è stata recentemente resa nota ai più grazie alla pellicola di apertura al Festival di Venezia, “Comandante” di Edoardo De Angelis.
Ad interpretare il militare l’attore Pierfrancesco Favino, che regala una performance di livello molto alto: un esempio tra vari è l’alternanza della cadenza di Chioggia (città dove Todaro crebbe dall’adolescenza in poi) con espressioni e modi di dire siciliani.
Il film è una versione romanzata dei reali eventi storici, con un accento particolare sull’italianità: una nazione unita - al tempo da relativamente pochi anni - ma caratterizzata da un pluralismo, palese nella cucina, nel modo di esprimersi, persino nel vivere il dolore e la fede.
“Comandante” vanta una messinscena d’impatto, a tratti molto emozionante. Nonostante non sia a tutti gli effetti un film storico mostra come l’arte possa rapportarsi col passato, narrandolo senza edulcorare gli eventi ma dando una sfumatura morale e in parte un po’ “melodrammatica”.
Da ieri fruibile al cinema, “Comandante” è un film da non perdere in questa prima settimana di novembre.
Isabella Fleri
Regia di Matteo Gagliardi. Un film Da vedere, con Luigi Diberti, Benedetta Buccellato - Italia, 2023, durata 90 minuti. Distribuito da Starway Multimedia.

LA MIRABILE VISIONE : INFERNO è una rilettura della Commedia di Dante Alighieri in chiave moderna con le illustrazioni ottocentesche del pittore parmense Francesco Scaramuzza, ricolorate e animate digitalmente e abbinate ai mali del nostro tempo. Ogni cerchio dell'Inferno è riadattato ai mali della nostra società moderna, ma allo stesso tempo viene inteso un messaggio di speranza e di rinascita.
Il docufilm, dura 1 ora e 33 minuti e dopo un tour promozionale in 35 città da febbraio a maggio, uscirà in 200 sale in tutta Italia .ed è già richiestissimo dalle scuole di tutta Italia.
Questo film evidenzia come la DIVINA COMMEDIA sia l' opera più attuale di tutta la letteratura italiana nonostante siano passati 700 anni dalla sua stesura. Ogni momento tratto dalla "Commedia" risulta essere un momento del nostro quotidiano.
Il film di Matteo Gagliardi nasce per mostrare una visione cruenta del Novecento. Il documentario evidenzia spaccati di vita che nulla lasciano all' immaginazione, facendo sfilare immagini che trattano episodi orribili ed eventi accaduti come l'olocausto, il processo di Totò Riina, papa Francesco che prega in solitudine e in silenzio in piazza san Pietro durante la pandemia causata dal Covid e poi ancora Greta Thunberg, gli allevamenti intensivi, le armi, le guerre, le religioni, il terzo mondo, le morti in Mediterraneo, Gandhi e Luther King, Mao e Mussolini ecc.
MIRABILE VISIONE è un docufilm da vedere ,per meditare sui problemi della nostra vita. Circa due anni fa alcune classi seconde del I.C di Santa Teresa affrontando lo studio sulla Divina Commedia aveva realizzato un video interessantissimo usando la stessa tecnica del film. Gli alunni hanno messo in movimento quadri di Gustave Dorè e di Eugene Delacroix riproponendo anche L' INFERNO dei nostri giorni trattando tematiche forti come la droga, la mafia, l'immigrazione e il bullismo, un lavoro digitale che meriterebbe di essere ripubblicato.
Che dire? Dante è davvero il Sommo poeta, il poeta dell'attualità e proprio per questo… è ETERNO!
FARITA64

Tre importanti novità: 2 giorni di proiezioni, con orari che possono soddisfare le esigenze degli abbonati; quelle delle ore 15 in lingua originale con sottotitoli italiani.
Mentre martedì 17 ottobre alle ore 17,30 presentazione del libro e del docufilm su Alida Valli "Da Pola a Hollywood e oltre", alla presenza dell'autore Alessandro Cuk, vicepresidente nazionale dell'A.N.V.G.D. (Associazione Venezia Giulia e Dalmazia e Vice presidente CINIT).
Il programma del cineforum è stato presentato lunedì scorso, illustri ospiti il Provveditore agli Studi di Messina Stellario Vadalà e il Presidente Regionale ANEC (Ass. Naz. Esercenti Cinema) e alla gradita presenza dei dirigenti scolastici e dei rappresentanti delle associazioni culturali della riviera ionica.
Massimo Caminiti

La Sicilia location ambita di Hollywood per il film su Dante Alighieri

Nuovo ciak a Palermo per il film “In the hand of Dante“, diretto da Julian Schnabel e liberamente ispirato al grande poeta fiorentino. Tra le location interessante, un’area del centro storico, la zona del porto, ma anche Partanna, le riprese si effettueranno dal 19 al 26 ottobre.
“In the hand of Dante” è tratto dall’omonimo romanzo storico del 2002 di Nick Tosches. Nel libro si raccontano due storie diverse: una delle quali è ambientata nella Sicilia del 14esimo secolo e ha per protagonista Dante Alighieri.
Ad interpretare il Sommo Poeta sarà l'attore Oscar Isaac, top secret il resto del cast.
FARITA64
" Io capitano" di Matteo Garrone
candidato italiano agli Oscar.

Io capitano è l’ultima fatica di Matteo Garrone, premiato al Festival di Venezia con il Leone d’argento per la miglior regia: il film narra la storia di due giovani senegalesi, Seydou e Moussa, che decidono di emigrare in Europa.
Un viaggio intrapreso per il diritto a sognare, non per necessità: una scelta molto forte quella di Garrone, che tratta un tema delicato e sempre attuale.
Il percorso non sarà come i giovani avevano previsto, le difficoltà e gli orrori saranno tanti, il dolore dilagante e profondo.
In Io capitano però, a differenza di altre pellicole precedenti del regista, aleggia una patina favolistica, surreale: la tragedia umanitaria viene vista in un certo senso dagli occhi di un bambino.
L’opera è emozionante e pone l’obiettivo su un argomento costantemente dibattuto; senza prendere una posizione politica precisa, il regista porta lo spettatore ad immedesimarsi nei protagonisti e nei loro corrispettivi reali, sarà poi l’individualità del pubblico a scegliere quando e cosa provare.
Io capitano è - in un’ottica sinottica - un road movie tra Dakar e Lampedusa, caratterizzato da regia e fotografia magistrali, un’ottima colonna sonora e interpretazioni di pregio.
L’attore esordiente protagonista, Seydou Sarr, è stato insignito del Premio Marcello Mastroianni al miglior attore emergente; inoltre il film è candidato agli Oscar per la sezione Miglior film internazionale.
Io capitano è un film sull’emigrazione africana in Europa adatto a tutti, e può diventare anche una proposta interessante per cineforum e scuole, visto il valore del tema e la realizzazione di alto livello.
Isabella Fleri

Savoca-Immagini nella memoria

A Savoca , nella calda serata del 16 settembre è stato presentato in piazza Gabriele D'Annunzio il libro storico - fotografico " Savoca - immagini nella memoria" dell' Architetto Salvatore Coglitore profondo conoscitore della cultura storica della riviera jonica.
Ad aprire la serata per i saluti iniziali il Sindaco Massimo Stracuzzi, il quale, ha mostrato grande ammirazione e gratitudine all'autore per un'opera così importante ricca di storia e di immagini fotografiche risalenti al secolo scorso che rappresentano una Savoca, per certi aspetti, ormai passata anche da un punto di vista toponomastico.
Note di lode sono state espresse anche dallo storico Santo Lombardo che ha curato la prefazione del libro e autore di diversi libri sulla cittadina di Savoca il quale ha concluso il suo intervento dicendo " Savoca - Immagini nella memoria " è un libro che deve essere letto da tutti ma, soprattutto, dai giovani affinché la memoria storica non vada persa, ma curata e conservata.
L' autore ha consultato archivi e documenti provenienti da ogni parte della Sicilia… il tempo non si può fermare, ma Coglitore è riuscito sicuramente a fissarlo in questa sua trattazione di oltre duecento pagine". L' autore del libro, l'architetto Coglitore nel suo intervento ha spiegato che il libro, è stato dedicato a Rosario Cacopardo ( 1903-1953), perché nel 1948 ha reso autonoma Savoca da S Teresa di Riva e per tale motivo viene considerato come il padre dell'autonomia Savocese.
Il libro è stato scritto non solo per gli addetti ai lavori ma per un pubblico più vasto, infatti, è ricco di foto per dare una idea immediata di quello che era l' antico borgo e le frazioni circostanti. Sono immagini che rievocano matrimoni, funerali, antiche famiglie alcune delle quali emigrate in America ,antiche chiese, le mummie com' erano prima del restauro, stampe risalenti all' '800, le torri della Marina di Savoca e la testimonianza di Padre Giampietro che si trovava nel convento dei Cappuccini e di come restò lesionato e poi inagibile in seguito al terremoto del 1908 che rase al suolo la città di Messina ecc…
Ha concluso affermando che in futuro il libro possa essere oggetto di studio nelle scuole per gli studenti.
Presenti alla serata anche l'ex Sindaco di Savoca Nino Bartolotta, l' Ass. alla cultura Sergio Trimarchi, il direttore del SA.MA. museo comunale di Savoca Diego Cavallaro , Il vicesindaco Maria Carmela Miuccio , Il presidente del Consiglio Marica Piazza.
Moderatore della serata il giornalista Giuseppe Trimarchi, che ha curato nel libro la breve storia di Savoca.
FARITA64
Alla Mostra del Cinema di Venezia premiati dal Cinit
tre giovani della riviera ionica messinese.

Nel contesto dell’80.ma Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia sono stati premiati tre giovani di Santa Teresa di Riva, Furci Siculo e Roccalumera, vincitori dei concorsi nazionali Cinit 2023 “F. Dorigo” e “Giovani Sicilia-Cine Vittoria”: sono Isabella Fleri, dell’Università La Sapienza di Roma, e i neo diplomati dell’I.I.S. Caminiti - Trimarchi, Alessio Trimarchi e Miriana Saitta rispettivamente del Liceo Scientifico e del Liceo Classico.
Il Cinit, presso lo Spazio Regione Veneto dell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, guidato dal presidente Massimo Caminiti, ha premiato i giovani siciliani e altri vincitori provenienti dal Veneto, Abruzzo, Basilicata, Friuli V.G. e Puglia: con una cerimonia svoltasi l’8 settembre davanti a un folto pubblico.
Presenti anche Ermelinda Damiano, presidente del consiglio comunale di Venezia, Alessandro Cuk, vicepresidente Cinit e tante altre personalità del mondo culturale e scolastico locale.
A seguire è stato presentato in anteprima il reportage “Le streghe di Nagyrèv”, diretto da Sabrina Zuccato, vincitrice del premio “M. Goattin”, indetto dall’Ordine dei giornalisti del Veneto.
I vincitori hanno avuto la possibilità di essere accreditati alla Mostra del Cinema e visionare i film proposti per discuterne con gli esperti dell’associazione di cultura cinematografica: momenti di crescita culturale e umana, di confronto e dibattito, un’esperienza emozionante e altamente formativa.
Quest’avventura cinematografica si arricchisce, inoltre, con la stesura di recensioni relative alle pellicole seguite in anteprima al Festival.
Tra i film della selezione veneziana l’opera di apertura della Mostra riguarda, seppur in maniera indiretta, anche la Sicilia: “Comandante”, diretto da Edoardo De Angelis, tratta infatti la storia di Salvatore Todaro nato a Messina (ben interpretato da Pierfrancesco Favino), militare protagonista di un interessante e singolare evento verificatosi durante la II guerra mondiale.
Presentato pure il film “Io, capitano” di Matteo Garrone, che racconta il viaggio drammatico di due giovani che attraversano l’Africa per raggiungere l’Europa approdando a Lampedusa, vincitore di numerosi premi.
Ambedue i film saranno proposti al prossimo cineforum organizzato dal Cinit presso il Cinema Vittoria di Alì Terme tra ottobre e dicembre.
La Sicilia dunque rimane sempre fortemente legata al mondo del cinema, attraverso personaggi storici, luoghi, attori e associazioni culturali.
Isabella Fleri
di Farita64

Secondo la tradizione, S. Onofrio era il figlio di un re persiano vissuto nel V secolo, il quale, preso da una crisi mistica preferì ritirarsi nel deserto e vivere in completo isolamento per 70 anni, nutrendosi solo di erbe e vivendo in una caverna senza vestiti perchè era ricoperto solamente dai suoi capelli e dalla lunga barba.
Il culto per S Onofrio è iniziato nel lontano l 1116 presso il monastero basiliano Ss.Pietro e Paolo al tempo di Ruggero II. La festa del Santo viene celebrata nella seconda metà di Settembre e tanti casalvetini sparsi per il mondo ritornano nel loro paesello natio per tale ricorenza.
I festeggiamenti iniziano di sabato pomeriggio con il gioco delle "pignatte", cioè delle pentole vengono appese su una fune, alcune sono piene di premi altre di acqua e vengono colpite con dei bastoni da alcuni concorrenti bendati. A conclusione di serata esce lo "sciccareddu", un asinello stilizzato ricoperto da innumerevoli giochi pirotecnici portato in spalla da una persona che, ballando al suono della banda, gira per la piazza spaventando la folla divertita.
La domenica, nel primissimo pomeriggio, accompagnato ed annunciato dal suono di un tamburo, gira per il paese il caratteristico "camiddu", un cammello di legno portato da due persone nascoste da un manto rosso e da un cammelliere che lo tiene a bada.
Si tratta di un'antica tradizione, che si basa sulla rivalità politica con la vicina Savoca, che, vista da Casalvecchio, ha proprio le gibbosità di un cammello quindi la figura del " cammeliere" (Casalvecchio) che cerca di bastonare, umiliare e quindi domare il cammello (Savoca) è una metafora.
In serata si svolge la sontuosa processione della preziosa statua d'argento di Sant'Onofrio per le vie del paese. Chiudono i festeggiamenti spettacoli musicali e i fuochi
" PREMIO LEGALITÀ…E NON SOLO! I MARINOTI "
Di Santo Lombardo

Anche quest' anno l'Associazione culturale " I Marinoti" ha affrontato il tema della legalità, tematica sempre attuale, con l' intento di veicolare un messaggio che serva a rendere tutti cittadini consapevoli .
Si è affrontato la tematica nella sua triplice dimensione sociale, culturale e legale, osservando il fenomeno mafioso, anzitutto dal punto di vista sociologico, perchè la mafia è un fenomeno sociale e, di conseguenza, si evolve con l'evolversi della società stessa.
Non è un fenomeno statico, piuttosto è un fenomeno dinamico, che si nutre di disagio sociale, corruzione, omertà e dispersione scolastica.
Soltanto considerando primariamente questo aspetto, possiamo comprendere quali devono essere le linee di intervento, sulle quali dovrebbe muoversi il legislatore nel perseguimento di questo obiettivo, che sembra tanto difficile e per il quale tanto sangue innocente è stato versato per sconfiggere definitivamente "Cosa Nostra."
Gli ospiti hanno discusso anche da un’altra angolazione da cui osservare il cancro mafioso: la comunicazione mediatica, e tutti quei contenuti di qualsiasi tipo che, presenti in numero sempre maggiore sul web molto spesso senza alcun controllo, rendono più complicata la crociata culturale contro la diffusione dell' ideologia e della logica mafiosa.
Uno sguardo al concetto di legalità che guardi il fenomeno a 360°.
Dopo i saluti del Sindaco di S. Alessio Siculo Domenico Aliberti, e dell' Assessore Gianmarco Lombardo di S. Teresa di Riva, e dell' Assessore al turismo Saro Trischitta di S. Alessio Siculo, sono stati presentati gli ospiti d' eccezione che hanno portato la loro testimonianza personale e professionale come il poeta Alessandro Quasimodo, attore, regista, [presente insieme ai fratelli avv. Sergio e Carlo Mastroieni, responsabili del Parco Quasimodo], il dr. Filippo Pennisi, presidente della Corte d'appello di CT , Giuseppe [per gli amici, Pino] Maniaci, direttore di Telejato e Lucio Carnabuci, per l' Ass. Naz. Polizia di Stato di Taormina.
Nella prima parte della serata, dopo le sigle musicali eseguite dal cantautore santateresino Francesco Cucinotta, è stato consegnato il premio letterario al maestro Alessandro Quasimodo, figlio del grande poeta Salvatore Quasimodo premio nobel 1959, e Presidente onorario del Parco Quasimodo di Roccalumera. L' artista ha raccontato di esser un figlio di arte perché, non solo il padre, ma anche la madre Maria Cumani, era un'artista, una brava danzatrice con la quale aveva un rapporto di profondo amore e stima, quindi, sin da piccolo è cresciuto cibandosi di arte, musica, danza e poesia. Durante l' intervista condotta dalla Prof.ssa Anna Rita Fittaiolo e vicepresidente dell'Associazione Culturale" I Marinoti", Alessandro Quasimodo ha parlato della poesia e sui fini etici a cui deve mirare per essere sempre attuale, che deve essere concentrata sull' uomo e sul suo tempo e infine, descrivendo suo padre come un genio della letteratura e figlio della nostra Sicilia, ha recitato una sua poesia "Lettera alla madre", uno de capolavori del poeta , creando un momento di grande emozione tra il pubblico che a fine esibizione si è alzato in piedi per omaggiare la bravura del grande artista.
Nella seconda parte della serata, sono stati presentati i cortometraggi dei due studenti dell' I.C. di S. Teresa di Riva, Ruben Valvassori della ex 3B(1 posto) e di Federico Bottari della ex 2M (1 posto) e i disegni degli alunni : Michele Micalizzi (1 posto) , Letizia Grasso (2 posto) e Fabiana Spadaro (3 posto) e premio di consolazione a Maria Claudia Bottari che si sono concentrati sulla figura di Peppino Impastato , eroe ucciso dalla mafia.
È stato invitato a salire sul palco il l dr. F. Pennisi, Presidente della Corte d'appello di CT il quale rispondendo alle domande poste dall' avv. Filippo Brianni e dallo studente universitario Santo Lombardo ci ha parlato del rischio [attuale] "che le garanzie costituzionali previste dal Costituente nel 1947, e di conseguenza l'autonomia dell' Ordine Giudiziario, possano essere stravolte, alterate, limitate modificando, attenuando o vanificando quell' indipendenza e quell' autonomia di cui attualmente il magistrato gode" e ha continuato riferendosi all' applicazione della legge: "c'è un contesto oggettivo [..costituzionale, che garantisce l' uomo-magistrato] e uno soggettivo, intimo e l' uomo magistrato deve riuscire a sentire dentro di sè i valori costituzionali [...]", del suo distretto di Corte d'appello, abbraccia 3 province [CT, RG, SR]: in particolare, nella città di CT, è presente una realtà dai contorni drammatici, che rasentano il primato nazionale, con il 25% di evasione scolastica, fomentata – come in un circolo vizioso – da un mix di vari fattori [disagio sociale, difficoltà economiche e dispersione scolastica], che poi si trasforma in delinquenza, che a sua volta si trasforma in processi; comprendere il contorto funzionamento di questo meccanismo, con il quale la criminalità organizzata recluta i suoi soldati per strada, ci fa capire che aveva ragione Impastato, perchè "se si insegnasse la bellezza alla gente, le si fornirebbe un' arma contro la rassegnazione, la paura e l' omertà": e questa bellezza di cui parlava Peppino è la scuola, l' istruzione, la divulgazione della cultura, che dà la possibilità di pensare a un futuro migliore lontano dalla malavita organizzata.
Un altro ospite premiato durante la serata e collegatosi in teleconferenza in quanto impossibilitato ad essere presente alla serata per motivi di salute è stato Giuseppe "Pino" Maniaci, giornalista e direttore di Telejato, noto per le campagne contro Cosa Nostra e per l’inchiesta sulla "mala gestio" dei beni sequestrati alla mafia, che ha coninvolto l'ex magistrato Silvana Saguto.
Per la sua ostinata e costante lotta alla mafia, il 03/05/2014 e il 12/01/2016 Pino Maniaci è stato inserito da Reporter Senza Frontiere tra i 100 Eroi Mondiali dell'Informazione.
Un altro aspetto della lotta alla mafia è l' informazione, che guarda al fenomeno mafioso quasi con un modo inverso: "loro si sentono uomini d' onore, e per noi disonorarli è una questione d' onore"; dall' incontro con Maniaci si nota come la mafia attira quell' attenzione innata del giornalista, non verso lo scoop, verso il sensazionale, lo scandalistico, ma piuttosto verso quella voglia di raccontare la verità senza considerare le conseguenze che possono condurre alla morte com' è stato per il grande Pippo Fava .
Secondo Maniaci, l'informazione, quasi assimilabile a un quarto potere dello Stato che si aggiunge e sovrappone ai 3 che già conosciamo, deve essere punto di riferimento per i cittadini, e per questo deve essere libera, scevra da qualsiasi condizionamento politico.
Ogni ospite, con la sua testimonianza personale e professionale, ha mostrato un pezzettino di sè, e ha mostrato una diversa faccia di quel cubo dalle 1000 facce che è il fenomeno mafioso, accrescendoci come cittadini consapevoli.
Solo un cittadino che pensa è un cittadino consapevole, e un cittadino consapevole viaggia sui binari della legalità, perchè non si piega all' omertà, al compromesso, al ricatto.
Un cittadino consapevole è un uomo libero: solo la cultura rende liberi e la cultura.. non va mai in vacanza.

In questa torrida e afosa Estate 2023 la Sicilia è stata meta preferita di tanti personaggi illustri e soprattutto con diversi “zeri” come l’attore Will Smith, Russel Crowe, Kim Jones (stilista della Maison di FENDI). Tra le citta siciliane ha detenuto il primato in assoluto la splendida Taormina , teatro delle riprese della fortunata produzione televisiva “The White Lotus” che ha richiamato tanti americani di fuoriclasse, come Michael Jordan con il suo mega -yacht “M’Brace”, Magic Johnson famoso giocatore di basket ,il quale ha soggiornato al San Domenico Palace affermando che “ in Sicilia si mangia la pizza e la pasta migliori del mondo” definendo la nostra granita siciliana come “ una delle delizie siciliane”.
Tra i vari personaggi ha solcato le acque azzurre del nostro Mar Jonio con il suo splendido yacht “ELISIAN” di 80 milioni di euro e lungo di 65 mt. il miliardario americano John Henry, fondatore della John Henry & Company consulente per il commercio delle materie prime ma famoso soprattutto per essere il proprietario dei Boston Red Sox, una squadra di successo di baseball e del Liverpool.
Oltre Taormina altre città siciliane prese d’assalto sono state, Siracusa, Trapani, Palermo e le isole Eolie.
Anche il noto conduttore della” Vita in diretta” Alberto Matano, prima di riprendere i suoi impegni televisivi, si è concesso una vacanza alle isole eolie puntando poi su Catania e Taormina.
Pertanto possiamo concludere affermando che la Sicilia, la nostra amata terra è veramente “ L’ISOLA DELLE MERAVIGLIE”.
FARITA64
si è svolto il saggio spettacolo della Scuola di danza SPECIAL STARS DANCING, diretto dalle istruttrici, nonchè campionesse Diletta Lo Monaco e Rachele Siligato.
Uno show emozionante e coinvolgente che ha affrontato vari temi frivoli ed anche socialmente importanti, come la violenza sulle donne e ha fatto capire come anche in questi ambiti la disabilità non deve essere un ostacolo per danzare.
Rachele e Diletta ci hanno dimostrato come si possa parlare attraverso la danza, mandando messaggi che toccano il cuore, con le loro coreografie e con il loro amore nel trasferire le loro emozioni ad allievi di tutte le età (basti pensare la danzatrice più piccola ha 3 anni)
A tutto questo aggiungiamo il bagno di folla a osservare le performance di danzatrici e danzatori di tutte le età nelle varie discipline che si sono succedute.
Che dire? Le auguriamo di continuare sempre con lo spirito entusiasmante, coinvolgente e colorato che le ha portate sul tetto del mondo.
Giovanni Casablanca

Motta Camastra-Alle Gole d'Alcantara (Prati di Elios) il 22 e il 23 agosto andrà in scena l'opera musicale multimediale "La Bibbia". Uno spettacolo unico nel suo genere, entusiasmante ed avvincente. Un live musicale multimediale della band Le Voci del Deserto. In programma vi sono effetti scenici suggestivi, cortometraggi dei più celebri episodi biblici, avvolgenti musiche rock sinfoniche.
Esplosioni di luci con effetti multimediali trasporteranno lo spettatore in una dimensione ed atmosfera particolare, regalando meravigliose emozioni all'anima.
Questo è il frutto di tre anni di lavorazione. Riprese cinematografiche nelle zone più suggestive della Sicilia hanno fatto dell'opera un capolavoro, il quale negli ultimi mesi è stato visto da oltre 4.000 persone, con repliche a Catania (Monastero dei benedettini San Nicolò-L'Arena), al Palacultura di Messina, nella splendida cattedrale di Acireale (oltre mille spettatori).
E' stato patrocinato dall'assessorato allo spettacolo della Regione Sicilia e dalla Conferenza Episcopale Siciliana per l'originalità e unicità dell'opera.
Adesso verrà proposto in uno scenario unico come le Gole D'Alcantara.

Anche quest’anno, come di consueto, nello splendido scenario di Savoca, si è svolta nella seconda domenica di agosto la festa di Santa Lucia, organizzata dall’omonima confraternita e Patrona dell’antico borgo, classificato come tra i più belli d’Italia.
Il 13 dicembre si celebra il culto della Santa martire a Siracusa ma la sua devozione è molto sentita anche a Savoca. È una festa antichissima che risale al Seicento e secondo alcune fonti storiche sembra sia stata introdotta dagli Spagnoli, molto bella ed emozionante, richiama ogni anno tantissimi turisti e devoti.
La rappresentazione vivente propone, secondo la tradizione, una ragazzina di origini savocesi impersonare la martire siracusana, quest’anno Santa Lucia è stata la giovanissima Rosy Chillemi.
Durante il percorso viene portata sulle spalle da un uomo e per tutto il tragitto resta immobile guardando fissa la palma che tiene tra le mani e non cede alle tentazioni del diavulazzu che corre e saltella agitando la sua furcedda o forcone.
Il diavolo è un uomo vestito di rosso che porta sul viso una maschera lignea antichissima.
La ragazzina/Lucia è legata ai buoi tramite una fune che i soldati romani tirano ma alla fine la Santa si libera e i buoi fuggono per le vie del borgo.
La rappresentazione mette in scena il martirio di Santa Lucia che rifiutandosi di sposare il suo pretendente, perché aveva fatto voto di castità a Gesù, viene portata in un luogo di prostituzione ma durante il tragitto il suo corpo diventa pesantissimo e i soldati ricorrono all’uso di possenti tori per trascinarla ma ogni tentativo risulta vano. Il tiranno, quindi, per vendicarsi le fa cavare gli occhi che poi le compariranno miracolosamente ed è per questo motivo che S. Lucia viene considerata la Santa protettrice della vista. Al termine della rappresentazione, in serata è iniziata la processione con il simulacro argenteo della martire accompagnata dalla banda musicale, che è partita dalla Chiesa di S. Nicolò e si è snodata per le vie dell’antico borgo.
Per l’occasione e come ogni anno sono state presenti le ragazze che negli anni precedenti hanno dato vita a Santa Lucia.

Il 10 agosto Casalvecchio Siculo ha avuto un'atmosfera splendida, grazie all' "invasione" degli artisti di svariati generi. L'antico borgo medioevale è tornato vivo con percorsi che portavano a 30 postazioni dove si sono posizionati artisti di pittura, scultura e musica di diversi generi, oltre all'immancabile street food.
Oltre a questo ci sono stati momenti di divulgazione culturale nella chiesa di San Nicolò, dove artisti ed esperti hanno fatto delle considerazioni in merito, per offrire delle idee di valorizzazione della cultura paesana ed artistica.
Tutto ciò in un contesto medioevale vissuto in chiave moderna, offrendo un'atmosfera lenta, come si viveva anticamente, godendo la serata in totale relax.
Complimenti alla pro loco per l'iniziativa, con l'augurio che riesca a mantenere l'iniziativa per gli anni a venire, visto il successo di pubblico, che ha dimostrato di amare la cultura.
Giovanni Casablanca
LA MEMORIA DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE NEL MEZZOGIORNO D’ITALIA

Il 7 agosto a Sant’Alessio Siculo si è conclusa con successo la II tappa 2023 dell’evento itinerante del regista santateresino e docente di storia Fabrizio Sergi dal titolo – “CHARLIE BEACH L’ESTATE DEL 1943 NELLA RIVIERA JONCA”, curata dall’Associazione Culturale “I MARINOTI” di Santa Teresa di Riva.
La serata si è svolta presso Villa Genovesi davanti ad un pubblico numeroso, attento e partecipe ai vari episodi descritti con minuziosi particolari.
Fabrizio Sergi, con il garbo e la professionalità di sempre, ha condiviso il palco con l’architetto Salvatore Coglitore cultore di Storia locale, che ha ulteriormente impreziosito con alcuni aneddoti inediti le descrizioni di alcuni eventi bellici consumati nella riviera jonica e per l’occasione ha allestito una mostra fotografica dal titolo “GLI ULTIMI GIORNI IN SICILIA”. Durante lo svolgimento della serata sono state lette da Giovanni Casablanca, alcune pagine del citato libro, inoltre, sono stati eseguiti dei brani musicali attinenti al tema della guerra come “La guerra di Piero” di Fabrizio De Andrè , “ Blowin in the Wind” di Bob Dilan e “Imagine” di John Lennon interpretati dalla bellissima voce di Barbara Ceccio, giovane talento emergente di Santa Teresa di Riva.
Emozionanti sono state le testimonianze oculari delle signore Maita Antonia di Catania (90 anni) e Palma Cammaroto di Santa Teresa di Riva (96 anni), che nel ‘ 43 erano poco più che adolescenti. I loro racconti pieni di pathos hanno descritto una popolazione ormai esausta e stremata dalla guerra, dalla cattiveria nazista e debilitata dalla fame. I liberatori, cioè, Americani, Inglesi, Canadesi, Francesi, erano considerati come gli angeli che combattevano contro i demoni nazisti e per tale motivo erano attesi con ansia per essere liberati dalla cattiveria nazi-fascista. I colpi di mitra che echeggiavano nelle vallate annunciavano l’imminente fine dei tedeschi. Come ha testimoniato la signora Maita tra gli alleati c’erano anche i “marocchini” ( parte del Corpo di spedizione francese) che erano più feroci e crudeli dei nazisti in quanto protagonisti di atti di violenza senza limiti, stupravano bambine, donne, anziani e uomini le cosiddette “marocchinate” taciute per diverso tempo, infatti, la signora tra i vari episodi ha raccontato una violenza sessuale subita da una sua compaesana.
A fine serata è stato trasmesso il pluripremiato cortometraggio “Jason Brown” di Fabrizio Sergi.
Presente all’evento l’Assessore alla Cultura Saro Trischitta che si è dimostrato abbastanza soddisfatto dell’esito della serata.

Laboratorio del Nuovo Teatro Val D’Agrò di Cettina Sciacca.
Spettacolo originale e pieno di energia perché all’attività teatrale è stata unita anche quella cinematografica le cui lezioni sono state tenute da Gianfranco Stracuzzi, video maker e titolare dello STUDIO 58 insieme a Carmelo Ucchino, in collaborazione con Giulia Sterrantino che da anni si occupa del settore cinema e collabora con Cineventi.
I film presi in considerazione sono stati:
“Nuovo cinema Paradiso, Fiori d’ acciaio, Mary Poppins, L’attimo fuggente, Forrest Gump, Novecento e Re Leone”.
La regia è stata curata da Cettina Sciacca, direttore artistico del Nuovo Teatro Val D’Agro’ e componente della Compagnia Sikilia, e da Giuseppe Brancato attore teatrale che ha partecipato ad alcune fiction televisive e lavorato con attori di grande prestigio come Fioretta Mari.
Grande soddisfazione dei ragazzi del Laboratorio che si sono esibiti con maestria rendendo l’esibizione coinvolgente e appagante.
Bravi tutti.
Splendida serata quella di ieri sera presso la piazza Sacro Cuore di Furci Siculo che ha visto come protagonisti i ragazzi del

2 Agosto 1980 la stazione di Bologna è piena di persone, la borsa abbandonata contenente la bomba esplode in pieno giorno, i soccorsi, la folle corsa verso gli ospedali, le 85 vittime e gli oltre 200 feriti.
Quella mattina alle 10:25, nella Stazione di Bologna, c' era anche Onofrio Zappalà un giovane siciliano ,di Sant' Alessio siculo di appena 27 anni, questa è la triste storia che conosciamo tutti.
1 agosto 2023 la prima serata di 2 appuntamenti, il secondo previsto per il 02/08/2033 - per ricordare, ancora, Onofrio Zappalà, nel 43° anniversario della Strage di Bologna , l'ultimo gravissimo, brutale, fatto di sangue dopo Piazza Fontana [12/12/1969], Gioia Tauro [22/07/1970], Peteano a Gorizia [31/05/1972], l' attentato alla questura di Milano [17/05/1973], Piazza della Loggia [28/05/1974] e l' Italicus [04/08/1974], momento culmine degli Anni di Piombo, gli anni '70 del XX° secolo.
Due serate veramente intense, con tantissimi ospiti.
L' Associazione "Amici di Onofrio Zappalà" ,presidente Antonello D'Arrigo e il vicepresidente Natale Caminiti anche quest' anno hanno consegnato il "Premio Zappalà", per l' edizione 2023 a Paolo Guido – procuratore aggiunto al Tribunale di Palermo - e a Pino Fazio – papà di Michele Fazio, ucciso a 15 anni per un tragico scambio di persona – presenti alle due serate: Maria Zappalà, sorella di Onofrio e ai suoi familiari, Pasquale Campagna ,fratello della compianta Graziella, Giuseppe Verzera procuratore capo di Barcellona, l' Amm.ne comunale di S. Teresa, l'arma dei Carabinieri di Taormina, la Polizia di Stato, l' ANPI, le Agende Rosse di Messina; presente per un intervento in teleconferenza, Nando Dalla Chiesa.
Consegnate anche 2 borse di studio, a 2 studentesse del liceo "Caminiti-Trimarchi", Laura Briguglio e Nancy Pino e uno speciale riconoscimento alla neo dott.ssa Maria Pia Crisafulli che ha basato la sua tesi di laurea sulla strage di Bologna con particolare attenzione alla figura di O. Zappalà.
Città di Furci Siculo

Giorno 2 agosto nella piazza della Madonna del Rosario di Furci Siculo, gremita di persone, si è svolta la prima tappa dell’evento itinerante, promosso dal Docente di storia e regista cinematografico Fabrizio Sergi, sull’80simo anniversario dello sbarco in Sicilia degli alleati tramite l’operazione “Husky”.
La serata è iniziata con il solenne omaggio ai caduti di tutte le guerre con la cerimonia dell’ammainabandiera e l’Inno Nazionale.
Presenti il Sindaco di Furci Dott. Matteo Francilia , l’assessore alla cultura Rosanna Garufi e anche l’Arma dei Carabinieri, la Polizia di Stato, la Capitaneria di Porto, la Guardia di Finanza, l’esercito italiano, l’Aeronautica Militare italiana, la Marina Militare Italiana e l’Ospedale Navale della Base USA NAS Sigonella.
La serata è stata presentata da Fabrizio Sergi, il quale, con dovizia di particolari anche inediti, ha mostrato video d’epoca e testimonianze oculari che hanno descritto gli avvenimenti storici avvenuti nella riviera Jonica durante l’estate del ’43. Tra i tanti avvenimenti accaduti sono state ricordate alcune vittime di guerra in particolar modo Padre Musumeci, ucciso dai tedeschi, e il Capitano furcese Francesco Caminiti. Per tale occasione sono state allestite due mostre: una relativa ai cimeli della Seconda guerra mondiale curata dal signor Giuseppe Chirico e l’altra intitolata “Gli ultimi giorni in Sicilia” a cura dell’Arch. Salvatore Coglitore, ricercatore e cultore di Storia locale.
La serata è stata arricchita dagli interventi da parte di alcune persone del pubblico che sono intervenuti per descrivere i loro ricordi familiari legati alla guerra.
L’evento si è concluso con un video storico e inedito sullo sbarco e la presenza alleata nella riviera jonica, e con la proiezione del cortometraggio “Jason Brown” premiato al 69 ° di Taormina film festival di Fabrizio Sergi.
Appuntamento giorno 7 agosto a Sant’Alessio Siculo ore 21.00 – Villa Genovesi per la seconda tappa dell’evento itinerante curata dall’Associaz. Culturale-I Marinoti, ricca di altri particolari e testimonianze legati al comprensorio di Sant’Alessio Siculo.

Complimenti vivissimi dai Marinoti di Sicilia alla nostra collaboratrice Isabella Fleri per l'eccellente traguardo, risultata prima Classificata per il 17° Concorso Nazionale Cinit “Francesco Dorigo” con la recensione del film “Tàr” di Todd Field.

Il 2 agosto 2023, alla presenza del sindaco Matteo Francilia, l'assessore alla cultura Rosanna Garufi, autorità civili e militari (fra le quali una rappresentanza del 24° Reggimento Artiglieria Terrestre "Peloritani") e una delegazione dell'ospedale militare americano di Sigonella, Fabrizio Sergi ci presenterà un'esposizione di cimeli e una mostra fotografica degli ultimi giorni della presenza alleata in Sicilia, durante la seconda guerra mondiale, con il proposito di rappresentare gli ultimi momenti di guerra in Sicilia.

Curato dall'associazione "Amici di Onofrio Zappalà", in occasione del 43° anniversario della strage di Bologna, l'1 agosto a Sant'Alessio Siculo e il 2 agosto a Santa Teresa Di Riva, ricorrerà la XVIII^ edizione della manifestazione dedicata.
Antica Filanda - Roccalumera

Video intervista realizzata da Rosanna Salsa
Di Santo Lombardo
Una passeggiata all' aria aperta per svago, quella organizzata da AVIS [Comunale S.T.R.],
Archeoclub e AFI 011, domenica 11/06/2023, in occasione della Giornata Mondiale dell' Ambiente, un evento ludico motorio che ha visto una larga partecipazione sia di giovani che di meno giovani, con partenza alle 17:00 da P.zza Mercato, attraversando il nostro suggestivo sentiero della Valle D' Agrò fino all' Abbazia SS. Pietro e Paolo.
"Il 04/06 era la Giornata mondiale dell' Ambiente, e abbiamo deciso di fare questa passeggiata
coinvolgendo anche altre 2 associazioni, Archeoclub e AFI, che si sono resi disponibili sin da subito approfittando delle belle giornate", queste le parole di Floriana Trimarchi, intervistata dalla nostra redazione.
Per Archeoclub presenti l'avv. F. Brianni e l'Achitetto Ketty Tamà , per AVIS il signor Elia Mignoli e per l' associazione Cinit il dott M. Caminiti, i quali pensano di riproporre nuovamente l' iniziativa, auspicando una partecipazione ancora maggiore; M. Caminiti e F. Brianni ci facevano notare che "era importante fare questa passeggiata in un percorso dove non ci sono auto, macchine, per conoscere meglio il territorio, che molto spesso non conosciamo sufficientemente bene".
Una volta giunti presso gli scavi archeologici di Scifì è stata prevista una sosta con l' obiettivo di concentrare l' attenzione su tutte quelle bellezze di ieri, anzitutto l' Abbazia, che molto spesso ci sembrano scontate, ma che ci vengono invidiate da ogni parte della Sicilia e d' Italia.
La conclusione di questa giornata all' aria aperta, alle 20:30, prevede presso il Bar Lombardo (Scifì), la degustazione di focaccia locale.







Replica della "Cavalleria Rusticana"
messa in scena dall' Istituto Comprensivo di Santa Teresa
di Riva
di Giovanni Casablanca
Il 12 giugno 2023 presso la cavea della scuola media “A.Gussio” del plesso di Sant’Alessio Siculo, si è tenuta la replica della rappresentazione della “La cavalleria rusticana”, opera in un unico atto di Pietro Mascagni, su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci tratta dalla novella di G.Verga , avente come protagonisti gli alunni dell’I.C di Santa Teresa di Riva che hanno eseguito magistralmente sia le composizioni musicali dirette dalla prof. ssa Nuccia Scarcella , corali curate dalla prof.ssa Simona Rigano che teatrali dirette dalla prof.ssa Anna Rita Fittaiolo. Le arie più famose sono state interpretate magistralmente dal cantante lirico Giovanni Saccà, eccellenza del comprensorio jonico.
Nonostante l’emozione che si percepiva, i ragazzi sono stati capaci di coinvolgere il pubblico nella rappresentazione dell’opera tramite una mimica perfetta cha ha saputo ben esprimere la storia raccontata e interpretata perfettamente dalle tre voci narranti dei ragazzi della scuola media “L.Petri”. Maurizio Cicala, Giada DIStefano e Sara Risiglione.
Coinvolgente è stata l’orchestra composta da alunni in erba dell’I.C che hanno dimostrato, nonostante la loro giovane età, un’ammirevole affinità musicale nell’esecuzione dei brani musicali abbastanza complessi in quanto richiedenti una certa maturità ed esperienza, stessa considerazione viene fatta per i ragazzi del coro che hanno accompagnato il tenore Giovanni Saccà in alcune arie famose dell’opera come “Inneggiamo al Signor…” Pertanto, un plauso abbastanza meritato va alle docenti sopra nominate che hanno saputo tirare fuori il meglio dai ragazzi ma anche ai docenti di strumento: Tania Gulli (flauto traverso), Christine Perrotta (violino), Domenico Galì (Chitarra), Ivan Crisafulli (violino). Un particolare ringraziamento va alla Dirigente, prof.ssa Enza Interdonato, perché, grazie alle sue eccellenti intuizioni, come il connubio sperimentato quest’anno per la prima volta musica/recitazione, è riuscita ad ottenere pregevoli successi portando la sua scuola sempre più in avanti diventando fulcro di cultura e di bellezza artistica.
Auspico che, fra questi ragazzi, ci possano essere elementi che vogliano sviluppare il loro talento, raggiungendo il successo che desiderano.
Appuntamento al prossimo anno con un’opera abbastanza impegnativa come “Il Rigoletto” di Giuseppe Verdi.






E' stato proiettato un film-cortometraggio di matrice storica al 69° Taormina Film Fest. Il titolo è “Jason Brown”, per la prima volta in versione estesa in un festival europeo, diretto dal regista Fabrizio Sergi e girato nei centri storici della riviera jonica messinese. Il film è ultima creatura del giovane regista che a circa tre anni dall’uscita del cortometraggio “Scharifa” (2018) vincitore del premio MigrArti, ha realizzato un altro short intriso di sicilianità. La storia prende vita nel settembre 1943 sul versante tirrenico della Sicilia, prima e dopo l’armistizio, in seguito allo sbarco sull’isola. Il protagonista è per l’appunto Jason Brown, ufficiale medico interpretato dall’attore americano Jason Duque. Il regista, assieme al suo cast, costituito appunto da Jason Duque, Gia Duque e Orazio Stracuzzi nel ruolo di protagonisti, e poi da Adela Moldovan, Joseph Gugliotta, Dominga Sottile, Salvatore Coglitore e da circa trenta comparse, ha confezionato un prodotto che fotografa, in maniera limpida e potente, uno dei momenti epocali della nostra storia recente. Tutto grazie anche alla penna di Nino Ucchino, autore del soggetto e alla troupe tecnica, composta dall’aiuto regista Francesco Rungo con la direzione della fotografia di Tommaso Pollino, con le musiche scritte e dirette da Lorenzo Sergi e l’edizione curata da Santi Crupi in collaborazione con Daniele Casablanca. “L’idea di realizzare un corto storico, ispirato ai fatti della Seconda Guerra mondiale – ha spiegato Sergi – nasce parecchi anni fa, quando iniziai a dedicarmi alle ricerche relative allo sbarco in Sicilia, con il supporto di associazioni e fondazioni italiane e straniere, per lo più canadesi. Si tratta di un genere, quello storico, che mi appassiona da sempre, ma su cui non avevo ancora lavorato”. Tutto è poi partito con la pubblicazione del testo “Charlie Beach” e con l’imminente ottantesimo anniversario dallo Sbarco, dove Sergi ha trovato lo spunto giusto per far nascere il progetto “Jason” il cui nome nasconde un significato importante: “guaritore”. Un corto che concluderà in bellezza il suo percorso internazionale proprio a Taormina in uno dei maggiori festival del cinema, prima di approdare sulle piattaforme on demand. (e.s.)

Le strade della Liberazione

di
FARITA64
Giorno 11 luglio 2023 una staffetta ha ripercorso le tappe più importanti dello sbarco degli alleati avvenuto nel 1943 per ricordare l’80simo Anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. L’iniziativa è stata promossa dall’ Associazione HMV ITALIA nata nel 2011 per offrire assistenza ai possessori di veicoli ex militari risalenti alla II guerra mondiale. La manifestazione che ha realizzato lo storico percorso è stata intitolata “Sulle strade della liberazione”. Alcune jeep militari dell’epoca sono partite da Gela e arrivate sul lungomare di s Teresa di riva davanti la piazzetta della via del Gambero, hanno proseguito alla volta di Salerno, Anzio, Cassino, Roma, Milano.
Questo percorso è stato ideato non solo per la memoria ma anche per motivi di solidarietà, aiutare tramite la vendita delle magliette apposite la Fondazione Tommasino Bacciotti per lo studio, la cura, l’assistenza e l’informazione sui tumori cerebrali infantili. La fondazione collabora con l’Ospedale Meyer e il Centro di Riabilitazione don Gnocchi di Firenze e opera in tutta Italia per dare supporto, grazie al Progetto Case Accoglienza Tommasino, a tutte le famiglie dei bambini del reparto di oncologia pediatrica.
Le Jeep storiche sono state accolte calorosamente dai cittadini, da alcune Associazioni culturali operanti sul territorio come “I Marinoti “, “Caffe Riva d’ arte”, dall’assessore Domenico Trimarchi e dai promotori della tappa santateresina , lo storico locale Arch. Salvatore Coglitore e dal giovane regista Fabrizio Sergi autore del libro “Charlie Beach: la spiaggia dell’addio” pubblicato nel 2020 che descrive l’arrivo degli alleati nella riviera jonica nel 1943.
Savoca "Immagini nella Memoria"
di Salvatore Coglitore
09 Settembre 2023 - Savoca
Ore 20.00

IMARINOTIDISICILIA©